
Piero Gemelli: Mostra al PAN
“La Bellezza Svelata. Fotografie e storie immaginate” è il titolo del percorso espositivo presentato al Palazzo delle Arti di Napoli, a cura di Maria Savarese con Maria Vittoria Baravelli ed in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione, alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.
Aperta ai visitatori fino al 21 Novembre 2021, la mostra raccoglie e presenta oltre 100 opere, tra fotografie, disegni e sculture in fil di ferro realizzate dall’artista nel corso della sua variegata carriera: un’attenta ed originale ricostruzione del suo intero corpus artistico in grado di raccontare il “sentimento del suo vedere”.
Essa fa parte di un progetto curatoriale più ampio che consiste nel portare la grande fotografia tra arte e moda internazionale con una serie di esposizioni nella città di Napoli: il percorso ha inizio tre anni prima con la collezione di fotografie di Carla Sozzani esposta a Villa Pignatelli, continuata con la prima personale a Napoli di Giovanni Gastel al Blu di Prussia e proseguita con l’attuale mostra al PAN di Piero Gemelli, grande interprete della fotografia di moda in Italia e nel mondo.
A caratterizzarne l’identità di stile, armonico ed elegante, è la capacità di toccare sapientemente vari linguaggi creativi; Piero Gemelli nasce infatti come architetto per poi addentrarsi nella fotografia di moda, beauty e still life. Nel corso della sua carriera realizza scatti per Vogue Italia e campagne pubblicitarie per importanti marchi quali Gucci, Ferré, Tiffany e Lancôme, arrivando così alla notorietà sul piano internazionale.
Come sostenuto dall’artista , l’essere architetto è una forma mentis che ha definito la matrice della sua progettualità il cui rigore tecnico si riflette anche nell’allestimento della mostra stessa.
Il percorso espositivo esprime in ogni sala l’eclettismo a lui connaturato: si articola su tutto il secondo piano del PAN ed è allestito secondo un itinerario non cronologico ma tematico.

La mostra si apre con la ricostruzione ex novo del suo studio che permette al visitatore di entrare nella “bottega dell’artista”; le prime sperimentazioni fotografiche degli anni ’70 anticipano i lavori di più recente creazione che aprono alla visione dei temi a lui più cari: La magia dello sguardo invade la prima sala a cui si susseguono la sensualità del corpo statuario, il volto antico del presente e la bellezza come equilibrio delle imperfezioni.


“Io credo che la contrapposizione degli opposti generi energia: è cosi che il pensiero si evolve, da contrapposizione di idee si generano nuove idee. Così particolari, caratteristiche, estetiche, ma non solo, che potrebbero apparire come imperfezioni o difetti, “non belli” comunque; quando entrano in relazione gli uni con gli altri e trovano un giusto punto di equilibrio e dialogo questi generano un canone diverso, di bellezza anch’esso. E’ quel punto di equilibrio che va cercato, inseguito e vissuto.”
L’artista gioca tra il senso della realtà e il senso della possibilità: la sua fotografia non si limita a rubare l’attimo rappresentando fedelmente ciò che accade ma raffigura ciò che il fotografo vorrebbe che accadesse.
Altro tema portante è dato dalla dualità delle opposizioni e dall’energia delle contrapposizioni che rappresentano la linfa vitale dei suoi lavori.


Segue una grande sala dedicata allo Still Life, una galleria di ritratti di persone note del mondo del cinema, dell’arte e del teatro ed un alternarsi di disegni e sculture: tale impostazione permette al visitatore di avere una visione a 360 gradi della carriera di Piero Gemelli e della sua ricerca visiva ampia e sperimentatrice.

Il progetto su Roberto Bolle sintetizza in quache modo il suo modus operandi ricco di contaminazioni in cui la fotografia richiama la scultura e così la scultura sembra completarsi di elementi legati alla fotografia: ciò delinea la grande capacità dell’artista di sintetizzare vari linguaggi in un discorso armonico mantenendo una forte razionalità nella metodologia del lavoro.

Che aspetti? Corri a visitare la mostra!
A cura di: Maria Nunzia Geraci
Credit foto: Hermes Mereghetti