Paolo Raeli

Paolo Raeli è un giovane fotografo di origine palermitana distintosi per il suo personale modo di osservare il mondo, capace di imprimere preziosi attimi di vita nei suoi scatti, mostrandoli da una prospettiva fresca, giovane e trasognata.

Traendo ispirazione dalla sua quotidianità, da amici coetanei e dalla loro capacità di stupirsi e godere dei momenti vissuti insieme, Raeli crea un vero e proprio manifesto della gioventù. 

«I soggetti che immortalo devono trasmettermi libertà, emozioni, esprimere attraverso il loro corpo qualcosa, qualsiasi cosa, purché si riesca a percepire»

Appena diciottenne realizza da autodidatta fotografie uniche nel loro genere che, postate sul suo blog, ottengono in breve tempo un gran numero di condivisioni.

La sua passione non fa che incrementare: pubblica nel 2015 un piccolo libro di pensieri, disegni e fotografie il cui successo gli permette di spostarsi oltre i confini della sua terra d’origine, viaggiando tra Londra, Berlino e Copenhagen, attraversando la Corea del Sud e la Nuova Zelanda.

L’atmosfera nostalgica tipica dei suoi scatti scaturisce dal fatto che ognuno di essi mostra la genuina realtà degli adolescenti, fatta di spensieratezza ed emozioni vissute per la prima volta, di desideri, amori, di attimi che, per quanto si vorrebbe durassero in eterno, non torneranno mai più allo stesso modo.

Chi le osserva viene inevitabilmente trasportato indietro nei propri ricordi, alle piccole follie di un periodo spensierato e malinconico ormai passato ma indelebile. 

La sua abilità nonché originalità, sta nel celebrare la giovinezza in modo candido e sognante: ragazzi che si abbracciano, sorridono, si scambiano baci e tenerezze, che scoprono il mondo con occhi nuovi e vivono un amore pieno e palpitante, capace di togliere il fiato.

I concerti, le corse sotto la pioggia, i tramonti, gli alberi, le scarpe usurate che hanno “milioni di chilometri da raccontare” sono elementi caratteristici nei suoi scatti, espressivi di una sensibilità tutta interiore.

La delicatezza del mondo che Raeli presenta è data dall’utilizzo di colori tenui e dalla rappresentazione visiva di silenzi: parole e musiche spesso accompagnano i progetti di questo inarrestabile osservatore, vero documentatore di sogni e speranze, curioso collezionista di dettagli.

«Ho davvero paura di dimenticare, di arrivare un giorno alla fine della mia vita senza ricordarmi come fosse bello avere 17 anni… Per questo mi dedico alla fotografia»

Alle mostre realizzate nel corso degli anni, quali “Youth” presentata in Corea del Sud nel 2017 e “Queer Frontiers” a Londra nel 2019, si alternano le pubblicazioni di libri e di video sui canali social: Il suo “100 attimi di imperfetta felicità” altro non è che un libro illustrato per chi, come lui, “sogna di volare”. 

«…Credo nella musica, nel potere dell’amore come forza che trascende il tempo e la logica umana, nei sogni miei e in quelli degli altri e spero tanto che si avverino»

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