Martin Scorsese

Martin Scorsese è considerato uno dei più grandi registi della storia del cinema: autore di capolavori come “The Wolf of Wall Street”e “Toro Scatenato”, ha tratto dalle inquietudini ed ossessioni delle persone comuni e dalla conflittualità delle loro vite emarginate l’ispirazione tale da creare affascinanti documentari e lungometraggi, capaci di scuotere le coscienze di chi li guarda.

Di origine italo-americana, è nel Queens che Scorsese vive la sua adolescenza cattolica, segnata da una forte propensione per il cinema; Affascinato dal western e dal neorealismo, studia regia cinematografica alla New York University ed inizia a creare i suoi primi lungometraggi nel 1968 con “Chi sta bussando alla mia porta”.

Il suo stile varia da un primo approccio documentaristico fino al violento iperrealismo da ritenersi, in definitiva, il suo marchio di fabbrica; Pazzia, ossessioni, eroismi e disperazioni sono ricorrenti nelle sue pellicole in cui emerge la contrapposizione tra la religione ed il peccato, l’esistenza cristiana e la vita da gangster.

Leonardo DiCaprio in “Shutter Island”_ 2010

«Cosa sarebbe peggio: vivere da mostro o morire da uomo per bene?»- Shutter Island

Instancabile sperimentatore, utilizza virtuosi e precisi movimenti di macchina per la realizzazione dei suoi film e ricorre, tendenzialmente, ad una fotografia cupa e claustrofobica; è spesso affiancato da grandi direttori di fotografia ed attori con cui instaura prolifiche collaborazioni. Protagonista di alcuni dei suoi film più importanti è l’attore Robert De Niro che ritroviamo in “Casinò” del 1995, “The Irishman” del 2019 ed il film cult “Toro Scatenato” del 1980.

“Taxi Driver” del 1976, acclamato come un capolavoro dalla critica e dal pubblico, rappresenta una vera e propria immersione nella mente di un reduce dal Vietnam che non riesce a reinserirsi nella società a causa degli orrori vissuti durante la guerra; Anche quì, De Niro veste i panni del protagonista.

Robert De Niro in “Taxi Driver”_ 1976

Il sodalizio artistico con Leonardo DiCaprio, altrettanto fruttuoso, da vita a grandi successi come il thriller psicologico “Shutter Island”, “Silence” e “The Wolf of Wall Street”: quest’ultimo, dallo stile esplosivo e frenetico, è considerato il film più volgare dal Guinnes World Record con ben 681 parolacce (una media di quattro al minuto!)

«E vi dico un’altra cosa. Non c’è alcuna nobiltà nella povertà. Io sono stato un uomo ricco, e sono stato un uomo povero. E scelgo la ricchezza tutta la vita! » -The Wolf of Wall Street

Numerose sono state negli anni le candidature di Martin Scorsese agli Oscar: é nel 2007 con “The Departed – Il bene e il male” che riesce a conquistare la prestigiosa statuetta come miglior regista.

La sua ricerca espressiva ruota attorno alla violenza istintiva dell’uomo ed il suo rapporto con la colpa in un gusto accuratamente ispirato dalla Nouvelle Vague francese, dal Neorealismo italiano e dal cinema indipendente di John Cassavetes.

I suoi film sono considerati delle vere e proprie pietre miliari nella filmografia statunitense.

Shutter Island_ 2010

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