
Luglio 2022: Le novità dell’arte
“Involution” diventa realtà!

Chad Knight, per molti anni skater professionista, sceglie di dedicarsi all’arte a partire dal 2013 producendo opere digitali.
Quelle che crea e pubblica sui social sono sculture dalla elaborata struttura architettonica, curate nei minimi dettagli e collocate in ambienti realmente esistenti.
Ma , sfortunatamente, si tratta di opere che non esistono nella realtà..o almeno così è stato fino allo scorso 28 giugno, data in cui Knight annuncia sulla piattaforma Twitter e Instagram quello che per molti anni è stato il suo sogno:

Quest’opera compare per la prima volta in formato digitale sul suo profilo Instagram il 20 febbraio 2017, diventando finalmente reale dopo 5 anni!
«INVOLUTION has been made real. Been trying to get my work made for years, feels good to see it come to life. »
«INVOLUTION è diventata realtà. Ho cercato di realizzare il mio lavoro per anni, è bello vederlo prendere vita. »
Se ti ha incuriosito la figura di questo artista, non perderti l’articolo sul nostro blog! https://passeggera.com/2021/11/24/chad-knight-lartista-del-nostro-presente/
Torna Terraforma Festival

Finalmente dopo due anni torna il Terraforma Festival con la sua VII edizione dall’1 al 3 luglio.
Tre giorni di immersione in uno spazio inter-dimensionale fra l’elettronica sperimentale, le forme più avanzate dell’arte contemporanea, le evoluzioni teoriche dell’architettura e la sostenibilità ambientale.
Festival prodotto da Thress Productions in collaborazione con la Fondazione Augusto Rancilio avrà luogo a Milano a Villa Arconati in una fusione fra arte e natura.
Diverse saranno le personalità che animeranno il festival che quest’anno si presenta con una nuova chiave di lettura: No Talks – No Panels – No Screenings – No Lectures – No Workshops – No Meetings – No Streamings | FOR ONCE, WE JUST DANCE.
L’obiettivo, infatti, è quello di concentrarsi sull’essenza originaria del festival: l’esperienza dello stare insieme attraverso la musica e la danza, legando il senso del ritmo alle frequenze naturali dell’ambiente.
Terraforma ha interpretato la sospensione pandemica come occasione per ripensare la propria natura e le proprie dinamiche in modo da offrire un’esperienza indimenticabile per chi la vivrà.
Assolutamente da non lasciarsela scappare!
PAOLA PEZZI – Passaggi di Stato


«Tutta l’esistenza è un passaggio di stato: anche noi, come la materia, siamo sottoposti a pressioni e mutazioni dell’ambiente esterno (…). La sfida è rimanere sempre noi stessi”
Sabino Maria Frassà – curatore della mostra
Siete in visita a Milano e avete voglia di un tuffo nell’arte contemporanea? Noi di Passeggera abbiamo giusto il consiglio che fa per voi!
Fino al 31 luglio avrete la possibilità di visitare la mostra personale di Paola Pezzi: Passaggi di Stato.
Classe 1963, Paola Pezzi frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera. Durante la sua carriera diverse le mostre personali e le opere comprese in collezioni di grande rilievo.
Alla base del suo lavoro e della sua ricerca sta quella che lei definisce «L’energia esistenziale». Ed i materiali?
«uso quello in cui inciampo felicemente e che mi consente di scivolare verso altre forme e spazi. Concepisco la mutevolezza naturale e la continua trasformazione delle cose e una visione del fare tesa a creare qualcosa che prima non esisteva… »
Sulla base di questa idea si va sviluppando la mostra che fa parte del ciclo MIRABILIA al Gaggenau DesignElementi, progetto curato dal direttore artistico Sabino Maria Frassà: raccontare la materia che si fa meraviglia attraverso il genio umano.
La mostra raccoglie opere iconiche provenienti da oltre trent’anni di carriera a raccontare l’evoluzione dell’artista. Da non perdere!
«Tramite gli elementi ricorrenti del movimento circolare e dei materiali presi dalla vita quotidiana, il gesto artistico di Paola Pezzi disciplina e domina la materia, dando vita a forme (…) che instaurano un’immediata empatia con lo spettatore, e in cui è chiara la dimensione del divenire – un divenire a cui non possiamo che guardare con curiosità, aspettando un nuovo passaggio di stato» .
Sabino Maria Frassà – curatore della mostra
A cura di Sanaa Boumasdour