Hugo Comte

Tra i più seguiti professionisti di approdo recente nella fotografia internazionale si distingue la figura di Hugo Comte, fotografo emblema di una nuova onda creativa dal gusto pop, capace di affascinare il pubblico con il suo stile energico ed incredibilmente denso di misterioso pragmatismo.


Ispirata alla moda anni ’90 e al realismo americano anni ’70 – rivalutati sotto un approccio stilistico più moderno – la sua produzione creativa vanta collaborazioni di un certo rilievo: Pop magazine, Vogue Italia, AnOther e Document Journal sono alcune delle riviste che hanno richiesto i suoi contenuti visivi nelle loro pagine, divenute così antro di tavolozze dai colori saturi e brillanti nonchè crocevia di intense illuminazioni.

Energia fotografica, ritrattistica semplice e surrealtà sono i tre pilastri su cui poggia l’arte fotografica di questo talentuoso fotografo che riesce a destreggiarsi abilmente tra moda e ritratto. I soggetti delle sue immagini, prevalentemente femminili, si scoprono astuti e feroci seppur non privati della loro connaturata tenerezza; delle vere e proprie muse, dunque, da cui Comte si lascia ispirare, mostrando il loro lato meno evidente ma altrettanto meritevole di interessata attenzione.


«Quando scatto un’immagine cerco sempre di dare la sensazione che la donna non sia fotografata ma che stia guardando attraverso la fotocamera, il che da un contatto diretto tra l’osservatore e la musa»

Nota importante nella sua fotografia è data dalla connessione con l’architettura – ambito al quale si avvicina da giovane per poi dedicarsi con totale attenzione alla fotografia; Essa conferisce alle immagini un carattere strutturato che evidenzia uno studio minuzioso di ogni dettaglio in composizione.

Una fitta narrazione accompagna ogni scatto, conferendogli un carattere avvincente degno di una pellicola di Quentin Tarantino o Stanley Kubrick!
La fotografia scattata alla cantante Dua Lipa, alla guida di un’auto sportiva e con sguardo di sfida, è divenuta emblema di entrambe le carriere del fotografo e della cantante: Oltre che copertina dell’album “Future Nostalgia” infatti, si qualifica come scatto simbolo nel vasto portfolio di Hugo Comte.

La raccolta di 200 ritratti in una monografia “senza titolo” rappresenta un viaggio introspettivo nella visione dell’artista, immersivo nelle sue idee ed ispirazioni e dunque esplicativo della sua distinta identità fotografica. Il codice a barre sulla copertina si rivela essere un simbolo ricorrente nell’estetica di Comte che conferisce un carattere materico alle immagini le quali “non necessitano di titoli”.

«Costruisco un progetto partendo da una ragazza che mi ha ispirato, da un quadro o semplicemente dai miei archivi. Ho migliaia di immagini nella mente, di moda, film, momenti della vita»

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