Helmut Newton

Originario di Berlino, Helmut Newton si configura come uno dei fotografi più influenti ed innovativi del ‘900 con la sua provocatoria creatività di carattere avanguardista rispetto ai tempi.
Il suo contributo fotografico è stato capace di infrangere numerosi tabù estetici, aprendo la strada a nuove modalità di scatto, introducendo ed ispirando generazioni di fotografi all’immagine di nudo.


Per sfuggire alle persecuzioni naziste lascia Berlino non ancora ventenne: è tra Australia e Parigi, infatti, che crea scatti destinati a diventare oggetto di interesse dei più famosi magazine internazionali. Vogue, Harper’s Bazaar, Vanity Fair gli aprono la strada verso una lunga carriera nella fotografia di moda che lo porta a collaborare anche con Chanel, Gianni Versace e Dolce e Gabbana.

La ricerca dell’erotismo, la sensualità delle donne in posa, il nudo provocatorio sono elementi che caratterizzano lo stile di Newton che fin da giovanissimo si diletta a fotografare ispirato dal carattere misterioso e proibito dell’universo femminile. Ritratto, fotografia di moda e nudo si confermano essere dunque i tre punti cardini di una carriera fotografica che si espone ad influenze glamour e boudoir ed alla spiccata esaltazione di queste.


«Mi capita di tenere la macchina un po’ di traverso, quanto basta perchè la foto non sia troppo perfetta»

I tratti provocatori e la celebrazione di ossessioni sadomasochiste e feticiste, se da un lato hanno dato spazio alle critiche, dall’altro hanno generato una condivisa ammirazione nonchè un generale riconoscimento della loro singolare, seppur irriverente, esteticità.
Punto di massimo splendore nella produzione creativa di Newton si ha con la pubblicazione di “White Women” nel 1974 e “Big Nudes” nel 1980, che raccolgono le fotografie scattate per interesse personale tra un lavoro di moda ed un altro.


Modelle in tacchi a spillo, alte, forti ed emancipate, spesso androgine e in pose sottomesse, si rendono così protagoniste di singolari scatti che si caratterizzano per una abilità tecnica e capacità di gestione della luce in composizione non indifferenti.

E’, tuttavia, l’attrice e fotografa June Browne, in arte Alice Springs, ad essere la musa prediletta nei suoi scatti nonchè sua compagna di vita per cinquantasei anni.


Non mancano i ritratti ai grandi personaggi pubblici come l’attrice Ava Gardner e la politica Margaret Thatcher, incrementativi della fama del fotografo già ben presente ed in costante crescita.

«Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare: tre concetti che riassumono l’arte della fotografia»

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