Frank Stella

L’artista americano Frank Stella si distingue tra le figure più influenti nel panorama artistico contemporaneo, capace di fondere pittura e scultura in una impetuosa arte che si pone alla base del movimento artistico minimalista.

Stabilitosi da giovanissimo a New York, trova lavoro per un breve periodo come imbianchino: pigmenti pastosi e a basso costo, acquistati da commercianti di vernici, sono infatti i materiali che utilizza per la realizzazione dei primi quadri.

La sua produzione artistica si diversifica con l’evolversi di uno stile che parte da un primo espressionismo astratto per arrivare ad una rigorosa ricerca geometrica.

La matrice comune a tutte le opere la si individua nella ricerca armoniosa ed illusionista delle forme e del loro intersecarsi, insieme all’utilizzo di colori vividi e, talvolta, fluorescenti. 

«L’arte è l’esclusione del superfluo»

A 23 anni realizza i suoi celebri “Black Paintings”, ispirati al lavoro di Jasper Johns che, con una successione simmetrica di sottili strisce bianche dal carattere austero e piatto, aprono le porte al minimalismo e ad un susseguirsi di opere dal design semplice e monumentale.

Solo successivamente la creatività di F. Stella inizia a concretizzarsi nel ripudio di ogni logica compositiva: l’utilizzo di pattern e forme geometriche asimmetriche ed irregolari si presenta in maniera nuova e sperimentale in opere come “Irregular Polygons” in cui triangoli isosceli si intersecano a pentagoni e parallelogrammi.

E’ invece nella serie “Goniometro”, realizzata tra il 1967 e il 1971, che comincia ad ampliare la sua tavolozza di colori fino ad arrivare alla produzione di rilievi a tecnica mista, ricchi anch’essi di intrecci, sinuosità e colori forti.

«Ciò che vorrei che tutti ricavassero dai miei quadri, e tutto ciò che io vi ho sempre ricavato, è la certezza di poter vedere l’idea nella sua interezza senza confusione. Quello che vedi è ciò che veramente vedi»

Il forte interesse per l’architettura facilita il salto dal bidimensionale al tridimensionale: 260 stampe, sculture e rilievi si uniscono in un grande progetto di narrazione dinamica e decorativa ispirato al romanzo “Moby Dick” di Herman Melville.

Dal ’90 a seguire crea delle sculture monumentali giocando con le forme a stella, proposte in svariate dimensioni, realizzate in acciaio, alluminio e fibra di vetro, ad oggi situate all’esterno di grandi musei e gallerie come la National Gallery of Art di Washington.

Frank Stella
American, born 1936
Gobba, zoppa e collotorto, 1985
Oil, urethane enamel, fluorescent alkyd, acrylic, and printing ink on etched magnesium and aluminium
348 x 305 x 87.5 cm (137 x 120 1/8 x 34 3/8 in.)
Mr. and Mrs. Frank G. Logan Purchase Prize Fund; Ada Turnbull Hertle Endowment
1986.93
The Art Institute of Chicago

«L’impatto di Frank Stella nell’arte astratta si pone decisamente al pari di quello di Bod Dylan nella musica»

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