
Delirio alla Biennale di Firenze
Il 27 Ottobre 2021 presso Fortezza da Basso è accaduto di tutto.
A presidiare la conferenza Vivienne Westwood, Michelangelo Pistoletto e Oliviero Toscani.
Gli animi si sono accesi sin dalle prime parole pronunciate dal moderatore Fortunato D’Amico che nella presentazione ha definito Toscani una “pecora nera”.
La replica del fotografo non si è fatta attendere, Toscani infatti esordisce dicendo “Non sono una pecora e non sono nero”.
Ma non sono finiti qui i colpi di scena!
Mentre Vivienne Westwood, esortava a modificare il sistema economico e a denunciare gli atti contro l’ambiente, Pistoletto esclama, “Chi?! Dopo la denuncia, chi agirà?”.

Da quel momento in poi la situazione si accende, i protagonisti si lanciano in discussioni sconnesse a causa della traduttrice imprecisa.
Finché il moderatore esorta la traduttrice a essere più attenta e la signora Westwood a essere più sintetica.
La replica della stilista è stato un sonoro “Fuck off”.
Da qui in poi un crescendo di momenti di disagio.
La traduttrice, ripetutamente mortificata per le accuse, decide di lasciare la conferenza.
Interviene un organizzatore dell’evento che invita a parlare in Inglese come segno di cortesia nei confronti dell’ospite.
Tale proposta è stata accettata dai presenti, ma non dai protagonisti della conferenza.
la conferenza si conclude con la solita frase… “Ci sono domande?”
Parla un artista che ha esposto alla Biennale, non è chiaro, usa
un Inglese impreciso e dopo aver espresso il proprio pensiero dice “Non ho domande”.
In questo preciso istante Vivienne abbandona la conferenza, il pubblico si disperde e la conferenza finisce nella confusione più totale.
Cosa aggiungere?
Non avevamo mai assistito ad una conferenza del genere.
Comunque sia noi saremo sempre qui a documentare e a raccontarvi gli eventi che accadono nel mondo dell’arte!
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