DAVID LACHAPELLE

PROVOCAZIONE ED ECCENTRICITA’

Recentemente protagonista di un’esposizione presso la Cappella Palatina del Maschio Angioino di Napoli, David LaChapelle è l’emblema della fotografia contemporanea.

Nato a Hartford nel 1963, si forma presso la North Carolina School of the Arts e la School of Art di New York, città in cui la sua fama verrà sancita. Il suo nome, in gioventù, fu associato alla figura di Andy Warhol che offrì al giovane LaChapelle il primo incarico per la rivista Interview magazine, fondata dall’artista Pop nel 1969. 

A partire dagli anni ’80, LaChapelle collaborò prevalentemente con il settore pubblicitario, curando le copertine delle riviste più famose al mondo, tra cui Vanity Fair, GQ e Vogue; ebbe, inoltre, la possibilità di lavorare a contatto con i grandi nomi della musica pop e del cinema, da Madonna ad Angelina Jolie, da Whitney Houston a Leonardo Di Caprio.

Oltre alle numerose raccolte fotografiche prodotte e pubblicate a partire dagli anni 2000, LaChapelle si è interessato alla regia, realizzando videoclip musicali per Britney Spears, Elton John e Amy Winehouse, e trailer per le serie tv Desperate Housewives e Lost.

SURREALISMO E CLASSICITA’

Nei suoi scatti LaChapelle ha sempre posto l’accento sulla rappresentazione e sull’analisi della società occidentale, presentandone i tabù, come la piaga dell’AIDS da cui egli stesso fu affetto, ma anche criticandone aspramente lo sfrenato consumismo.

Discendente della generazione degli stage photographer, i suoi ritratti riproducono veri e propri set cinematografici dal fascino barocco, in cui i soggetti sono i protagonisti indiscussi. Il suo stile, innegabilmente vicino ai temi della Pop art, è caratterizzato dalla scelta di una gamma coloristica precisa, data da colori accesi, quasi fluo e da scenari iperrealisti e onirici, che ancora una volta lo legalo ai grandi nomi dell’arte contemporanea, come Mirò e Dalì.

Un momento cruciale per la carriera di LaChapelle fu un viaggio a Roma, svolto nel 2005, in cui osservando i capolavori di Michelangelo, in particolare gli affreschi della Cappella Sistina, concepì una delle sue più famose serie, nonché una delle più criticate, The Deluge. Essa era incentrata sulla rivisitazione in chiave contemporanea dei temi biblici e vide la partecipazione di alcuni volti noti della moda e della musica, come la top model Naomi Campbell e il re del pop Micheal Jackson.

David LaChapelle, The Deluge, 2005.

La scelta di temi biblici non si esaurisce in The Deluge, ma trova una sua evoluzione in Jesus is my homeboy, in cui la figura di Cristo si palesa negli scenari più degradati della società: l’artista riprende le composizioni spaziali di Leonardo, ma mira soprattutto a creare un netto contrasto tra la modernità dell’uomo del nuovo secolo e la figura salvifica di Gesù.

David LaChapelle, Jesus is my homeboy, 2003.

Provocatoria e al limite della blasfemia è anche la serie Beatification (1990-2007), in cui il tema dell’Inferno dantesco e della Pietà michelangionesca rivivono nella figura di Micheal Jackson, volto del nuovo figlio di Dio.

David LaChapelle, The Beatification, 1990-2007.

Al 2019 risale la serie Mary Magdalene, in cui Kim Kardashian si è prestata ad immagine della più famosa peccatrice, perdonata e accolta da Cristo.

David LaChapelle, Mery Magdalene, 2019.

Il suo interesse per la classicità, dato dalla sua formazione accademica, si manifesta fortemente anche negli scatti successivi. Nel 2009 sviluppò la serie Rebirth of Venus, in cui LaChapelle presentò la dea della bellezza come una Madonna cristiana, figlia del suo tempo; in Rape of Africa dello stesso anno, attraverso una rilettura dell’opera botticelliana Venere e Marte, presenta il dramma della guerra e della schiavitù in Africa. Il volto di Naomi Campbell si presta a nuova Venere, attenta e con lo sguardo rivolto allo spettatore; Marte è un uomo bianco, indifferente di fronte al dramma che si sta consumando, emblematicamente raffigurato dai due bambini, uno con in mano un fucile, e l’altro che, invano, tenta di svegliare l’inerme Marte.

David LaChapelle, Rebirth of Venus, 2009.

David LaChapelle è ad oggi uno dei fotografi più famosi e apprezzati sulla scena contemporanea. La sua è un’arte che fonde l’amore per l’immortalità delle arti figurative e la modernità intramontabile della libertà di espressione, scopo ultimo di ogni sua opera.

Articolo a cura di Giuliana Di Martino

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