
DANZA CON ME
Il primo dell’anno, per gli italiani, è avvolto dalla bellezza. Infatti, è da ormai cinque anni che le nostre case accolgono la raffinatezza e la maestosità del corpo di Roberto Bolle che, come un David moderno, tiene i nostri occhi fissi su di lui.
“Danza con me” è diventato un appuntamento fisso, ma è nato come una scommessa. Portare la danza, e soprattutto quella classica, in una prima serata Rai è stata una vera e propria sfida che solo i grandi professionisti della danza erano in grado di vincere.
Lo show di Roberto Bolle non è solo un omaggio alla danza in ogni sua sfaccettatura, bensì esalta ogni forma d’arte, con riferimenti alla letteratura, al cinema, all’iconografia. Grazie al supporto di volti dello spettacolo, filantropi e colleghi danzatori, l’étoile italiana è riuscito a far appassionare alla danza anche i più restii, mettendo insieme contaminazioni proveniente da vari mondi.


Oltre alle variazioni del repertorio classico, che spaziano da Manon, il Lago dei Cigni, Giselle, Bolle propone un viaggio eterogeneo nell’arte. Indimenticabile l’omaggio all’inferno dantesco con la MM contemporary dance company, in cui, un tripudio di corpi e colori, ci ha condotti nel punto più basso della voragine infernale, di fronte a Lucifero, l’Angelo caduto.
“Sotto ciascuna uscivan due grand’ali,
quanto si convenia a tanto uccello:
vele di mar non vid’io mai cotali.
Non avean penne, ma di vispistrello
era lor modo; e quelle svolazzava,
sì che tre venti si movean da ello:”
(Canto XXXIV, Inferno, vv. 46-51)


Il cinema trionfa nella danza. Grazie alla partecipazione di Andrea Zingaretti, Michelle Hunziker, Miriam Leone e altri volti noti, Bolle ha messo in scena alcune scene cult dei film che hanno segnato la storia della cinematografia internazionale. Tra questi, ricordiamo La La Land di Damien Chazelle, La Strada di Fellini e un omaggio a Charlie Chaplin.

La danza diventa anche motore di conoscenza, attraverso le sapienti parole del volto della cultura italiana, Alberto Angela. Con lui, Roberto Bolle ha parlato di Luigi XIV, il Re sole, appassionato di guerra, ma anche di danza. Un elaborato costume di scena riproduce un antico cartiglio raffigurante il sovrano più discusso di Francia.


Ma “Danza con me” vive anche e soprattutto nel presente. Bolle interagisce con effetti di realtà virtuale per creare suggestivi quadri, grazie all’interazione con il suo corpo angelico; balla accompagnato da robot e denuncia la violenza sulle donne.


La danza ci accompagnerà anche in questo nuovo inizio. Il nostro auspicio è che in questo 2022, dopo uno dei periodi più bui della storia dell’umanità, l’arte e la bellezza possano essere parte integrante della nostra rinascita.