
Annie Leibovitz
Soprannominata “fotografa dei divi”, l’americana Annie Leibovitz si distingue nel mondo della fotografia come una tra le ritrattiste più iconiche ed apprezzate la cui variegata produzione fotografica si conforma ad una personale ed inconfondibile impronta stilistica.
Fin da ragazza gira il mondo al fianco del padre ufficiale di Marina ed è proprio in uno di questi viaggi che scatta una foto iconica destinata a diventare copertina di Rolling Stone e segnare l’inizio di una decennale collaborazione con la rivista: la foto ritrae San Francisco durante la manifestazione contro la guerra del Vietnam.
Accanto al ritratto il suo stile abbraccia la fotografia di moda ed il reportage: nel corso della sua carriera, infatti, scatta per Vanity Fair e Vogue ricevendo numerosi premi e riconoscimenti per quelle fotografie che, ancora oggi, sono fissate nella storia per la loro forte rappresentatività.

«Quando dico che voglio fotografare qualcuno, significa, in realtà, che vorrei conoscere qualcuno, consultarne la personalità»

Annie Leibovitz presenta uno stile non convenzionale, capace di sfidare il buon costume, gli stereotipi ed i canoni di bellezza toccando anche temi importanti come violenza, guerra e AIDS.
Tra i più emblematici scatti il ritratto di John Lennon e Yoko Ono, pubblicato sulla copertina di Rolling Stone nel 1981, merita un posto di rilievo. La foto è, infatti, l’ultima a ritrarre il cantautore poche ore prima il suo assassinio: La posa decisamente innaturale di Lennon che, nudo e rannicchiato si avvolge alla moglie totalmente vestita denota un gusto compositivo insolito e, per questo, unico nel suo genere.

Ossessionata dal dettaglio, che cura attentamente in fase di scatto, e dal rapporto col soggetto, che ritiene essere fondamento di ogni buona fotografia, la Leibovitz regala al mondo ritratti dal carattere drammatico e bizzarro al contempo, fatti di colori vivaci, nitidi e buona illuminazione.
Pur non lasciando nulla al caso, curando la posa dei soggetti e la messa in scena delle ambientazioni, riesce a sviscerare la naturale emotività della persona ritratta attraverso il suo obiettivo: celebre lo scatto che raffigura l’afroamericana Whoopi Goldberg immersa in una vasca piena di latte ‘bianco’.
«Se deve fotografare un musicista, Annie ascolta la sua musica. Se si tratta di un regista, guarda i suoi film. Nulla è superficiale, nulla è lasciato al caso»

Ai ritratti delle celebrità del cinema, teatro, letteratura nonché volti della politica e dello sport- tra cui Barack Obama, Jim Carrey, Demi Moore – si affiancano progetti intimi e personali: Il libro dal titolo ‘Pilgrimage’ che la fotografa pubblica nel 2011 raccoglie gli scatti di luoghi e oggetti significativi nel suo vissuto.
La Leibovitz è stata la prima donna e seconda fotografa vivente ad esporre alla National Portrait Gallery di Washington: la sua produzione continua ad essere florida e produttiva e vede la pubblicazione di svariati libri e raccolte fotografiche: “Women”, aggiornata al 2016, è tra le più importanti.